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Formazione: dalla pratica alla teoria, dalla teoria alla pratica

Formazione: Dalla Pratica Alla Teoria, Dalla Teoria Alla Pratica

Formazione: dalla pratica alla teoria, dalla teoria alla pratica. Oggi parleremo di come fare formazione in perfetto stile METI: come abbiamo sempre fatto e come, in questo periodo di digital transformation, siamo cambiati mantenendo il cuore e l’essenza del nostro modo di fare training.

 

Formazione: dalla teoria alla pratica

La formazione è un processo che parte dall’identificazione e dalla valutazione di quelli che sono i bisogni di un gruppo di persone, con cui è possibile progettare un intervento e poi erogarlo. Centrale è il momento di analisi: per un risultato di qualità è bene partire dalla realtà organizzativa in cui si andrà ad operare. Per questo motivo è necessario che consulenza e Azienda co-costruiscano le giornate di formazione su misura: solo in questo modo ci si focalizzerà sulla corretta individuazione di obiettivi e strategie dei progetti da sviluppare.

 

Formazione è pratica… valutazione

I bisogni formativi devono essere raccolti a più livelli organizzativi e in diverse modalità: con questionari, attraverso interviste e focus group, con un processo di Assessment Center (abbiamo già parlato del nostro Assessment Center: ne vuoi sapere di più? Clicca qui: LINK).

 

Formazione è teoria… co-costruzione

METI propone una formazione co-costruita: con l’Azienda e con i partecipanti. L’assunto di base è che le persone sono i professionisti del proprio mestiere: è necessario costruire significato insieme, modellandolo sulla realtà organizzativa e sulla professionalità di ciascuno. 

 

Formazione: dalla pratica alla teoria. Cosa fare?

Formazione: dalla pratica alla teoria, dalla teoria alla pratica. Durante i nostri training l’apprendimento passa attraverso l’esperienza: attività, giochi e simulazioni, anche e soprattutto non strettamente legate al core business dell’organizzazione. L’esperienza è il cuore delle nostre formazioni. Il focus è trasporre ciò che emerge nelle attività e giochi, in un contesto completamente diverso, all’interno della propria attività di lavoro, nel noto, nel quotidiano. L’obiettivo è riflettere insieme su ciò che accade e perché. In questo modo, insieme, si trovano definizioni, si condividono teorie, metodi e strumenti per migliorare la propria realtà lavorativa e la propria professionalità. 

 

Formazione è pratica… digitale!

Quando si poteva condividere lo stesso spazio fisico era sicuramente più semplice pensare alla formazione come creazione di momenti di riflessione e apprendimento condivisi ed efficaci. E ora? Trasformiamo gli ostacoli in opportunità: con la digital transformation la formazione diventa digital. I nostri pilastri rimangono gli stessi: co-costruiamo insieme i nostri interventi e l’apprendimento passa dall’esperienza. Cambia il modo in cui condividiamo lo spazio, che è diventato virtuale, ma non cambia il modo in cui lo facciamo. Il nostro mantra infatti è imparare facendo

 

Formazione digitale… non senza difficoltà

Un recentissimo studio di Giuseppe Riva e colleghi (2020) mostra, attraverso riflessioni sull’impatto delle tecnologie sul nostro cervello, come le difficoltà legate a smart working e formazione in digitale abbiano una radice neurologica. Semplificando, ciascuno di noi ha dei neuroni “GPS” che facilitano l’apprendimento riconoscendo il luogo in cui sei, predisponendo alla ricezione di informazioni coerenti con l’ambiente. 

La formazione digitale, quindi, non può essere efficace? No! Per noi si tratta di re-immaginare in modo creativo ed audace un uso efficace della tecnologia. 

 

Formazione è… Comunità di pratica

Condividere lo stesso spazio è per il nostro cervello anche uno stimolo sociale: la presenza degli altri pare essere un ulteriore fattore di facilitazione dell’apprendimento. Necessario è allora ispirarsi alle comunità di pratica. 

Le comunità di pratica sono un gruppo di persone che condividono preoccupazioni, criticità o passioni, e che approfondiscono conoscenze e competenze in quest’area interagendo in modo continuo. In questo senso, le comunità di pratica per superare la mancanza di un luogo comune sviluppano un senso di comunità attraverso l’impegno attivo in attività pratiche congiunte che permettono di sviluppare relazioni reciproche e di condividere informazioni. Utilizzano strumenti tecnologici (e non) per costruire una memoria organizzativa e un insieme condiviso di risorse, collaborando per condividere e creare conoscenza comune, che permettono loro di interagire efficacemente. 

 

Formazione è… METI: dalla teoria alla pratica

Imparare facendo, quindi, è possibile anche in un contesto virtuale. Per noi si tratta di una sfida, uno stimolo a fare meglio, a ragionare senza limiti. 

Vi siete mai soffermati a pensare alla potenza che si nasconde dietro al fare un puzzle?

Immaginate un gruppo di persone che, a distanza, si trova costretto a dover comunicare ad un interlocutore esterno le mosse per completare un puzzle… noi ci abbiamo provato! Curiosi? Contattateci per info!

 

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