Oggi parleremo di Pandemia e Covid-19: le competenze vincenti. A poco più di un anno dall’inizio della pandemia Covid-19 proveremo a fare un bilancio dei cambiamenti avvenuti in ambito organizzativo: lo faremo insieme a Ferdinando Castellano, Consulente METI ed esperto di sviluppo organizzativo.
Parleremo di come le aziende hanno gestito la pandemia da Covid-19, le competenze che sono risultate vincenti e quelle che, in futuro, saranno le più ricercate.
La pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione delle imprese, questo in un primo momento è risultato difficile da gestire poiché inaspettato. Il lavoro a distanza, supportato da strumenti digitali, è sicuramente stato il cambiamento più grande che le organizzazioni hanno dovuto fronteggiare. In un primo momento, la capacità delle persone di organizzarsi in maniera autonoma è risultata determinante. Successivamente, nel corso dell’anno le aziende sono state in grado di organizzare in maniera strutturata i propri processi di lavoro. Tuttavia, parlare di smart working, ancora oggi, sarebbe improprio, in molti casi si tratta ancora di semplice lavoro a distanza.
Inoltre, questo contesto ha esaltato le competenze specifiche di mestiere, poiché ad esse sono associate livelli di autonomia maggiori nello svolgimento delle diverse attività.
Per i Responsabili di Team, invece, è risultata fondamentale la capacità di rileggere i processi di lavoro. In particolare, ciò che riguarda la comunicazione, per individuare le criticità e sviluppare un contesto di fiducia e collaborazione con i propri collaboratori, anche in una situazione supportata da dispositivi digitali.
In conclusione, le competenze risultate dunque vincenti sono state autonomia, capacità di interlocuzione a distanza, assunzione di responsabilità e presa di decisione.
Dal mio punto di vista, le azioni che le Organizzazioni possono intraprendere sono:
La pandemia da Covid-19 può diventare un’occasione, per le Organizzazioni, di riflettere sul modo di sviluppare e organizzare i processi in azienda. In ottica futura, penso che le competenze che dovranno essere maggiormente sviluppate saranno: ingaggio delle persone per il loro lavoro, responsabilizzazione ed autonomia.
METI sta sviluppando due filoni di attività. Da un lato, attraverso l’utilizzo di strumenti digitali, si propone di sostenere le aziende con indagini mirate, al fine di comprendere quanto le persone hanno percepito le loro organizzazioni come capaci di gestire l’emergenza Covid-19 a livello di soddisfazione, aspettative e timori. Dall’altro lato, attraverso strumenti di digital assessment (vuoi saperne di più? Ne abbiamo parlato in questo articolo, clicca qui per scoprire di cosa parliamo: LINK) , si propone una mappatura del potenziale presente in Azienda, attraverso un’osservazione rispettosa delle caratteristiche e della cultura organizzativa, in grado di identificare le competenze che le aziende ritengono più importanti per gestire il cambiamento.
Tra 5 anni la competenza che risulterà fondamentale sarà la flessibilità, intesa come capacità di immaginare in tempi brevi scenari e processi diversi di lavoro. Sicuramente grande attenzione sarà posta sulle conoscenze di mestiere e diverrà sempre più centrale il tema dell’affidabilità, dell’autonomia e della spendibilità delle persone. Dovranno essere incrementati i percorsi di sviluppo professionale ed i percorsi di sviluppo di carriera che prevedano una crescita costante delle capacità di project management, inteso come capacità di pianificazione, monitoraggio e realizzazione del lavoro. Saranno inoltre necessarie la capacità di collaborare con gli altri, sia a livello intrafunzionale che interfunzionale, e la capacità di individuare in maniera chiara le responsabilità e gli obiettivi del proprio lavoro.
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