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La cultura dell’apprendimento: essere poliglotti

La Cultura Dell’apprendimento: Essere Poliglotti

Cultura è per Schein “come si fanno le cose qui da noi” ed Etienne Wenger, parlando delle comunità di lavoro, dice “questo è un posto dove si impara”.
Ecco, vorremmo pensare che i percorsi di empowerment individuali ed organizzativi hanno fra le tante intenzioni quella di sviluppare consapevolezza rispetto ad un fare riflessivo di cui parla Schon.

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La cultura del fare bene le cose.
Imparando metodi comuni per sviluppare professionalità e comunità differenti, necessari per raggiungere i risultati che insieme ci siamo posti, richiede professionisti attenti ad un fare complesso, coerente con i nostri sistemi organizzativi ed i nostri processi di lavoro.
Accettare le diversità che le professioni esprimono e ricercare il minimo comune denominatore che le connettono. Cosa significa? Significa da un lato potenziare l’originalità dei sottosistemi e dall’altro potenziare l’engagement all’intero sistema, i cui valori sono condivisi.

I diversi linguaggi

Tutto questo richiede di comprendere i diversi linguaggi, le caratteristiche proprie dei “mestieri” che realizziamo. Nella convinzione che tutti insieme, nelle nostre diversità, stiamo contribuendo alla crescita di qualcosa di prezioso che contiene numeri, sapere e benessere.
Più si sviluppa attenzione a ciò che valorizza ciascuna persona e ciascun professionista, ciascun gruppo di lavoro, comunità di lavoro, ciascuna organizzazione, più si è alla ricerca di qualcosa che unisca. E che renda possibile le sinergie, sviluppi idee, faccia nascere nuova energia verso i traguardi che devono essere raggiunti.
I differenti linguaggi interni alle organizzazioni ricordano, in qualche modo, le diverse parti, che appartengono alla personalità di ciascun individuo.

Così come negli individui, nelle organizzazioni ciascuna parte opera per una sua specifica funzione. Ma con la consapevolezza che tutte le diverse parti appartengono ad un mondo che all’esterno si presenta come unico, con una sua identità precisa.
Il mondo espresso dal sistema organizzativo si confronta con un mondo esterno in cui, valori e linguaggi sono molteplici. Con questo mondo esterno l’organizzazione comunica la sua identità attraverso i suoi servizi, i suoi prodotti, la sua immagine, qualunque sia la lingua in uso.
A tutti noi è richiesto di comprendere le diverse lingue. Non solo, di contribuire agli artefatti organizzativi che comunicano al mondo le nostre capacità, come individui e come organizzazioni.

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